lunedì 25 luglio 2011

Lane Italiane!!!

Sono una sostenitrice del menù a km 0. Ho un piccolo orto. Mi piace fare acquisti nei negozietti del paese dove abito. Non compro frutta e verdura "fuori stagione" e adoro invece fare la spesa al mercatino biologico della domenica mattina, dove agricoltori e produttori locali vendono i loro prodotti. A prescindere dalla tracciabiltà dei prodotti, questo modo di agire mi fa sentire "connessa" a ciò che consumo e a coloro che lo producono e, più in generale alla mia terra.




...e vi pareva che potessi accontentarmi della "solita" lana, quella comprata in rete dalle varie ditte inglesi/tedesche, che poi, in realtà, arriva dalla Nuova Zelanda/Australia/Sudafrica, dopo un probabile passaggio dalla Cina per ulteriori elaborazioni?
Per carità non voglio essere polemica: anche a me piace la morbidissima lana merinos o quei bellissimi tops variegati, che praticamente si filano da soli. Però ogni volta il corriere mi consegna uno scatolone di lana, la trepidante gioia che provo nell'aprirlo non impedisce alla donnina giudiziosa, che stà appollaiata sulla mia spalla destra, di arricciare il naso...

Così ho cominciato a cercare lana italiana e, dopo lunghe peregrinazioni con le quali non vogli tediarvi (non è stato facile...) sono incappata in due fantastche realtà: la Biella TheWool Company e The Wool Box.

Le menti che stanno dietro a queste due etichette sono appassionati intenditori e operatori del settore da decenni. Seguendo ogni fase della lavorazione della lana, Biella The Wool Company opera per sostenere gli allevatori di razze tipiche, salvaguardare i patrimoni genetici locali, tutelare l’ambiente e il territorio, nel rispetto di produttori, trasformatori e consumatori, a cui viene offerta la possibilità di essere parte attiva del processo.


Il marchio BTWC è garanzia di un prodotto interamente lavorato in Italia, per conto di allevatori nazionali ed europei in un contesto di piena tracciabilità e rispetto per l’ambiente.

Il progetto The Wool Box nasce per conoscere, salvaguardare e promuovere la cultura della lana in tutte le sue declinazioni.

Insomma per farla breve con la mia fida compagna di avventure Lianetta, siamo andate a trovarli e.. Meraviglia... guardate qui...

 ...mucchi di lana grezza che viene sapientemente divisa a mano, fiocco per fiocco.




Una collezione di settanta velli settanta di diverse razze di pecore provenienti da tutto il mondo: praticamente un archivio genetico, una "banca" delle lane.


Inoltre una strepitosa mostra itinerante costituita da manufatti in lana provenienti da ogni dove, prodotti in modo rigorosamente artigianale con lane autoctone.

Alla fine ebbre del profumo di lana grezza  abbiamo "fatto nostro" un discreto quantitativo di  fantastici tops: di lana biellese in primis (ci mancherebbe!!!), poi sambucana, della morbidissima blufaced e  infine della suffolk.
Siamo tornate da Biella a tutta velocità per la foga di tingere, filare, sferruzzare.....

Questi sono i primi risultati ed è solo l'inizio!

Per finire, quasi mi dimenticavo l'ultimo acquisto fatto a Biella: degli strepitosi gomitoli di lana di pecora brianzola, razza di cui non sospettavo neppure l'esistenza, con i quali ho relizzato questo scialle con inserti di felpa riciclata....


 ...e quest'altro: stessa lana ma tinta in filo.

2 commenti:

  1. Che lavorone, la prossima volta che passi da Biella fai un fischio...sono anche io di Biella e spesso gironzolo a Miagliano!! ;)

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  2. Ciao!!! Che piacere leggere il vostro entusiasmo nel nostro progetto.
    Belli davvero i tuoi lavori! lo scialle in lana tinta in filo è una meraviglia...complimenti!
    Vale Thewoolbox

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