lunedì 8 agosto 2011

Gaiadilana

Nella mia ricerca famelica di lane italiane un bel dì, in quel di Soncino, ameno paesello dove si teneva un convegno/mercato dedicato al tessile bio ed ecosostenibile, sono incappata in Gaia: una ragazza dalle mani d'oro che, trasferitasi sulle montagne piemontesi del Verbano si è innamorata delle lane autoctone.

http://www.gaiadilana.com/

Ha incominciato a contattare i pastori della sua valle e a raccogliere le lane delle greggi a lei più vicine, velli che spesso rimanevano inutilizzati o buttati in discariche come "rifiuti speciali".
Ha imparato a lavare e a cardare la lana appena tosata, il cosiddetto "sucido": un lavoro che, fatto completamente a mano, diventa, a mio modesto parere, un atto eroico. Lo so per esperienza personale!



Inoltre Gaia è una maestra nel ricavare da queste lane dei magnifici accessori in feltro. Sono rimasta molto colpita, oltre che dalla sua bravura come artigiana, anche dalla sua determinazione nel rivalutare e preservare il patrimonio delle lane italiane.


Grazie a lei, sono entrata in possesso di questo soffice "cubo": è lana di pecore verbane, sapientemente lavata e cardata a mano.


Il colore è delizioso, un po' di beige naturale e qualche fiammata di marrone scuro.
Peccato che, per ora, via internet non posso farvi testare la sua morbidezza!
Questa lana è talmente bella e "vera", che per il momento non sono ancora riuscita a pensare ad un progetto da realizzare con questo fantastico materiale. Appena mi "sblocco" vi faccio sapere.
Si accettano suggerimenti..
Grazie Gaia!!

(..e grazie Liana per le "foto di pecore"... ma si sono messe in posa?)

2 commenti:

  1. Anche io ho avuto il piacere di conoscere la generosa Gaia e, per quei fortuiti casi del destino, proprio quando stavo partendo anche io con il mio piccolo progetto. Non so come scriverti in privato per chiederti nuovamente quel contatto che ti chiesi qualche tempo fa... La mia mail è wollyflower@gmail.com
    Ciao e buon lavoro!

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  2. Complimenti davvero, mi ha dato tuo riferimento Cristina di Vigevano, sei un mito!!!!

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