mercoledì 8 settembre 2010

Ho aperto i vasi solari!!

Stamattina quando ho aperto la finestra ho avuto l'impressione che stessero proiettando un'anteprima:..autunno... Il sole sembrava già un ricordo lontano e una insistente pioggerellina bagnava il giardino. Così il mio pensiero è andato ai vasi solari. Considerato che ormai stazionavano in piena luce da più di un mese, forse era il caso di aprirli e vedere i risultati. Detto fatto ecco cosa ne è uscito:


La lana tinta con i frutti di sambuco è quella in primo piano; a destra c'è quella tinta con i fiori di cosmos sulfureo; a sinistra quella colorata con la solidago; in secondo piano quella per la quale ho utilizzato l'equiseto.

Considerazioni finali:
 1) La cosa più bella per il momento è l'attesa, la curiosità di vedere che colori usciranno dal cappello (cioè dal vaso).
2) E' molto interessante vedere come i diversi tipi di lana prendano il colore in modo diverso: la Norvegese assorbe di più, la Merinos intermedia, la Corriedale un po' meno.
3) La seta, tinta con la solidago, si è colorata tantissimo e di una sfumatura giallo senape strepitosa.
4) I frutti di sambuco hanno prodotto un viola elegantissimo; la solidago un giallo senape bellissimo; i fiori di cosmos un giallo aranciato molto sfumato; l'equiseto non mi convince molto, perchè ha colorato appena la lana di un giallo chiaro che per me, che non amo i colori tenui, non è il massimo. Forse dovevo dargli più tempo di agire.
Comunque ecco viste da vicino le sfumature di viola "sambuco":
A me piacciono molto e a voi?
Non vedo l'ora di cominciare a filare!!!

mercoledì 25 agosto 2010

Circe e Ipomea

Sembra il titolo di un canto dell'Odissea.
Invece è una storia che inizia in giardino, un pigro mattino di agosto.
Prima di fare colazione, tornando dalla passeggiata con i buboni, mi piace copiare l'abitudine della tribù canina di controllare il territorio: un giro a testa bassa per tutta la "proprietà", naso a terra, orecchie tese, coda alta. Naturalmente la coda alta non mi viene bene, nemmeno il naso a terra ad essere sinceri...ma con i miei limitati sensi umani cerco, guardo, annuso, tocco, ascolto. A volte scopro cose nuove: un insetto strano, mai visto prima; una luce particolare che fa risaltare il viola dei fiori di lavanda; le gazze che ridacchiano sul castagno, in fondo all'orto... Questa mattina invece la mia attenzione è stata catturata da una macchia violacea al centro di un disordinato ciuffo di foglie che si arrampicano sulla rete. Ieri non c'era e ora è lì, ad attrarre la mia attenzione. Mi avvicino e vedo un bellissimo e sconosciuto fiore:
l'Ipomea.





E' il primo anno che piantiamo questo rampicante annuale, di cui ci eravamo innamorati durante una vacanza in Alto Adige. Là però il fiore era completamente diverso... proprio non me lo aspettavo.
Mi sorprende , a parte le notevoli dimensioni della corolla, la perfezione delle linee e il contrasto del viola sul bianco: una bellezza che stupisce, che ti fa pensare alla maestria e alla grandezza della natura, che fa tenerezza e scalda il cuore. Un regalo di primo mattino.


E Circe? Beh, Circe ve la presento subito: anche lei è una creatura che madre natura ha mandato sulla terra per intenerire i cuori e rallegrare le giornate di fine estate. Eccola qui:






... non è fantastica? E' l'ultima arrivata nello zoo... importata nientedimeno che da un canile di Napoli. Un dolcissimo e vivacissimo batuffolo di pelo di tre mesi, che sta già mettendo a dura prova la sopportazione degli zii pelosi.



Per concludere , nonostante i nuovi arrivi, gli stanziali e la calura che è tornata prepotentemente, sono riuscita a continuare il mio lavoro di filatura. Ecco le ultima nate:

Sono i fili che ho ottenuto dalle lane tinte che vi avevo mostrato in precedenza.
Che ne dite, niente male vero?

lunedì 16 agosto 2010

nuove lane e vasi solari

E' passato un po' di tempo dall'ultimo post: sono stata presa nel vortice della creatività e avevo una gran voglia di fare, fare, fare. Il cervello corrreva troppo forte e le mani non riuscivano a stargli dietro.


Così ho prodotto un gran numero di nuovi gioiellini, che al più presto inserirò nel negozietto su Artesanum. Ho anche sferruzzato parecchio: ecco la sciarpetta che ho confezionato con un filo home made, fresco fresco: si tratta di lana merinos marrone naturale, morbidissima, binata (cioè "arrotolata insieme", al filatoio, in modo da avere un filato a due capi) ad un filo ottenuto con pezzi di sari indiani di seta, riciclati. Entrambi i materiali sono stati ordinati e spediti dall'Inghilterra, perchè purtroppo in Italia è ancora difficile comprare lane e c. per far divertire noi filatrici. Comunque ecco la sciarpetta, indossata dalla sottoscritta







Sempre dall'Inghilterra e precisamente dallo stratosferico sito http://growingcolour.blogspot.com/


ho attinto l'idea dei vasi solari: un metodo veramente ecologico per tingere la lana, la seta ed altro, utilizzando erbe, fiori e spezie.


Si tratta di mettere in un vaso capiente, insieme alla lana, strati di erbe tintorie, cioè di vegetali che possiedono la qualità di rilasciare del colore alle fibre. Il tutto viene mescolato ad acqua e un mordenzante, come aceto e/o allume di rocca. Questi ultimi hanno la proprietà di "sgrassare" le fibre e renderle più ricettive al colore. Il vaso, meglio se di quelli a chiusura ermetica, viene poi abbandonato a rosolarsi al sole per qualche tempo. Il calore del sole fa sì che le erbe rilascino il colore che si fisserà nelle fibre: lentamente e gradualmente infatti i nota che la lana si colora.


Per me che sono una patita di lane e di fiori ed erbe è come il cacio sui maccheroni!!


Ecco i primi due vasi solari


In quello a destra ho messo dell'equiseto e qualche fiore di lavanda, che dovrebbero dare un color giallo verdino;


in quello a sinistra dei fiori di cosmos sulfureo, che conferice alla lana un bel colore arancio.


Per i prossimi "esperimenti" ho raccolto della solidago, che cresce spontaneamente nelle nostre campagne, e dei frutti di sambuco: La solidago è nel cestino al centro, mentre in primo piano ci sono i fiori di cosmos sulfureo e sul fondo, nella ciotola i frutti di sambuco.


Speriamo che il sole faccia il suo lavoro, anche perchè negli ultimi giorni si è un po' fatto desiderare. A presto...







mercoledì 14 luglio 2010

Creatività

Ogni tanto non vi capita di mettere sotto la lente d'ingrandimento il vostro cervellino e analizzarlo in alcuni suoi scomparti e cassettini?
Non sto impazzendo... è che a volte mi vengono delle idee improvvise rispetto a oggetti da realizzare, delle lampadine mi si accendono sul cucuzzolo della testa.. vi ricordate Archimede pitagorico? E allora mi chiedo "Ma questa da dove arriva"?
Poi mi rendo conto che la materia grigia fa un suo lavorino silenzioso, sotto sotto, senza dire niente, elaborando gli stimoli che le fornisci, e alla fine ti serve l'idea su un piatto d'argento.

Mi ricorda un po' quando faccio il pane: metto la farina, l'acqua, il lievito, impasto e poi metto da parte, a gonfiare, in un angolino caldo. Devo aspettare che gli ingredienti lavorino, interagiscano tra loro, dopodichè, oplà, l'impasto è pronto, bello lievitato.
Lo lavori, lo inforni ed ecco una bella pagnotta croccante, pronta da mangiare. Oddio non è sempre perfetta, però dal forno esce sempre un qualcosa.

Allo stesso modo vai nel tuo angolino-laboratorio, vedi un po' di perle, del filo di rame,un cordino, magari ti fai un giro sui blog giusti, quelli succosi, pieni di belle idee, o sfogli un libro o una rivista di moda.. poi metti tutto lì, nel cassettino, da parte, anche perchè è venuta l'ora di preparare la cena al caravanserraglio... Ed ecco che il giorno dopo ti assale un impeto creativo: l'idea è lievitata, bisogna fare, fare, fare.. così si realizzano la collanina, l'orecchino, la sciarpina o il filato particolare.

Che ne dite, non succede lo stesso anche a voi?
Approfitto per mostrarvi alcune creaturine neonate:





venerdì 9 luglio 2010

Lane tinte e buboni

Non sono sicura che i rottweiler abbiano tra i loro avi anche dei prodi conduttori di greggi: per quello che ne so sono bovari, cioè pastori di mucche e c.
In ogni caso oggi era giorno di tintura, infatti è arrivato un sontuoso pacco di lane miste da winghamwoolwork
Mi sono messa a colorare allegramente usando il metodo del forno a microonde:
si prepara la lana immergendola in un bagno di acqua e aceto per almeno 20 min;
una volta diluiti in acqua calda i colori, e sistemati i salamotti di lana, debitamente strizzati (piano per favore), in una comune borsa di plastica ci diverte a cospargerli di colori a proprio piacimento, massaggiando la lana perchè le tinte si sfumino debitamente qua e la;
si chiude la borsa con un bel nodo e si mette sul piatto del forno a microonde e viaa.. per 2 min a tutto vapore (..alla massima potenza, ma fate prima una prova con della lana di scarto, perchè alcuni forni sono poco affidabili);
due minuti di riposo, ancora nel forno;
altri due minuti di cottura al massimo;
aprite la borsa e ammirate il risultato, ma attente a non scottarvi!
Lasciate la lana a raffreddare dov'è e quindi risciacquatela dolcemente con acqua a temperatura ambiente. Ora potete appenderla in un luogo ombroso ad asciugare, aspettando con ansia di poterne ricavare dei fantastici fili.
Naturalmente il procedimento vale anche per lane già filate, e anche già lavorate.


Ecco lo stendino con le lane tinte del giorno..

Si ma in tutto ciò che c'entrano i buboni? C'entrano eccome, perchè, non appena dal microonde è incominciato a uscire quel particolare odore di lanolina, caratteristico della lana bagnata, i miei quattro rottweiler quattro, hanno preso ad agitarsi e andare quà e là col naso per aria, cercando l'animale che emetteva quello strano sentore.
Si sono placati solo quando ho messo le lane a riposare sullo stendino, ma Anubi, il capo, il maschio alfa, ha deciso che i filati andavano sorvegliati da vicino, continuando a gironzolargli attorno...non si sa mai... e se spunta un lupo?


LUI è Anubi

mercoledì 7 luglio 2010

cinture e bracciali

Come vi avevo promesso ecco qualche bracciale e qualche cinturina fatti in questi giorni di caldo infuocato. In effetti lavorare non è facile, ma quando ti prende l'impulso creativo devi rispondere prontamente alla chiamata, calura o non calura.

I bracciali che vi presento sono fatti con le mie adorate palline in polimer clay, che lavoro amorevolmente una per una, non ne esistono due uguali. Per la verità non riesco proprio a farne due uguali, neanche se me lo chiedono. Uno dei bracciali è montato semplicemente su un filo elastico, mentre nell'altro ho unito le perlone al filo d'argento battuto (a mano, da me medesima) in anellini e ciondoli.

Le cinturine, sottili, semplici, ma d'effetto, sono di facile realizzazione.
Ho utilizzato dei cordoncini di cotone cerato, lavorati all'uncinetto nel seguente modo:
partite con una catenella di base della lunghezza della vostra circonferenza fianchi (o vita, a seconda di dove volete portare la cintura), lasciando all'inizio trenta centimetri di filo; girate il lavoro e avviate quattro catenelle e un punto alto saltando una catenella della base; continuate lavorando una catenella e un punto alto, saltando sempre una catenella di base (tipo lavoro a filet). Alla fine chiudete la striscia lasciando altri trenta cm di filo.
Ora tagliate altri 60 cm di cordoncino di cotone cerato, doppiatelo e inseritelo dal capo opposto della cintura, alla fine del lavoro, creando così altre due due frange da trenta cm l'una.
Ora tagliate un pezzo di cordino coda di topo in colore abbinato, della lunghezza di tutta la cintura, comprese le frange, più qualche cm. Inserite la coda di topo fuori e dentro dai buchetti del filet aggiungendo qua e la delle perle di vostro gradimento. Quando avrete completato tutta la cinturina, fissate con due nodini i due capi, e decorate le frange con perline o cristalli a piacere.
Finito.
Io le ho battezzate cinture bolas, perchè se qualcuno vi infastidisce potete togliervi la cintura, rotearla sopra la testa e lanciargliela alle caviglie: le perle roteanti si aggroviglieranno intorno ai piedi del malcapitato facendolo cadere a terra rovinosamente, come capita ai vitelli (poverini!) nella prateria argentina.
Scherzi a parte sono carine anche come lariat (collana-sciarpetta).
Ciao e buon divertimento.

I



domenica 27 giugno 2010









Queste sono alcune delle mie ultime creaturine.

Sono fatte con una miscellanea di diversi materiali: rame, argento, polimer clay, perline e c.. e naturalmene filati di diverso tipo.

Che ne dite?

Le foto sono un po' buie, anche perchè le ho fatte nei giorni scorsi, quando il tempo era ancora inclemente.

Ora torno al lavoro, sono in vena di bracciali e cinture, un po' tricottate e un po' metallifere, o entrambi le opzioni... mah, vedremo. Il seguito la prossima puntata.
ciao ciao

lunedì 21 giugno 2010

Ciao mi presento!

Finalmente ho il mio pc personale, quindi, scusate il bisticcio di parole un vero personal personal computer: il che vuol dire che non dovrò più litigare con gli altri ospiti dello zoo per la mia oretta di navigazione.
Il che vuol dire, soprattutto, che finalmente ho concretizzato la mia idea di un blog dove scrivere dei miei 100.001 interessi e attività a chi vuole leggermi.
Dunque.. non in ordine di gradimento..: mi piace lo sport, praticato non guardato alla televisione; l'arte, dipingo e disegno da sempre; la cucina, che è anche il mio lavoro, soprattutto vegetariana; il giardino e l'orto,soprattutto le erbe aromatiche, passione che condivido con il mio LUI, l'orso;l'artigianato, faccio gioielli con diversi materiali; filo la lana e la lavoro; il riciclo: cosa 'è di più bello di non buttare via niente, dare nuova vita alle cose, non sprecare? E poi amo la natura e gli animali: con me nello zoo (casa mia appunto..) ci sono, oltre agli umani di famiglia (orso e orsetti lavatori compresi), quattro magnifici cagnoni, tre cocorite, due inseparabili, due caviotte, tre topini salvati da un laboratorio, un citello ferocissimo (è uno scoiattolo di terra).
Vogliamo dimenticare la lettura? Quando entro in una libreria vengo presa da una sindrome bulimica da libri,incontenibile.
E la musica? E i vecchi film in bianco e nero? E la poesia?
Ci vorrebbe una vita e mezza per "godersi" tutto!
Non pronunciate anche voi la solita odiata frase:...ma come fai a fare tutto?
Chiaramente la mia giornata è abbastanza complessa e strutturata, mi devo dividere un po' tra tutti, umani e non , interessi e lavoro, casa, giardino, hobby e..
Non è una vita "normale" forse..Ma mi piace così!! E quando una cosa ti piace davvero, il tempo lo trovi, eccome!
A presto!!